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   Cima del Duca, dalla bocch. di Lagazzuolo, per la cresta NE
Zona  Lombardia - Masino Disgrazia
Partenza  Chiareggio (Valmalenco) (1610m)
Quota attacco  2780 m
Quota arrivo  2968 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  AD- / III+ ( III obbl. )
Esposizione  Nord-Est
Rifugio di appoggio  Rif. Porro - Rif. Ventina
Attrezzatura consigliata  Corda da 40m oppure 2 mezze da 30, visto che si possono effettuare 3 o 4 calate in doppia da 25-30m, qualche friend, cordini, qualche rinvio
Orario indicativo 2h e 30' attacco; 2h e 15' la cresta; 3h e 15' discesa
Periodo consigliato Estate
Descrizione Dal parcheggio, attraversare il ponte sul torrente Mallero e seguire a dx la stradina sterrata che porta ai rifugi Porro e Ventina, immettendosi in Val Ventina. Si incontrano alcune deviazioni, che però sono da ignorare, giungendo dopo circa 1h prima al rif. Gerli-Porro (1965m) e poco dopo al rif. Ventina (1975m). Dopo circa 100m si arriva ad alcune indicazioni; deviare a sx per il Torrione Porro - Via Ferrata al Torrione Porro - Sentiero del Larice Millenario. Si sale con diverse svolte tra cespugli e pini mughi. Giunti ad un pianoro si abbandonano le indicazioni per la ferrata, proseguendo per un breve tratto sul sentiero principale fino ad arrivare al larice millenario. Ora si lascia il sentiero e si sale a dx (dir. SE) verso un ampio pendio di sfasciumi e ganda. Si notano segnali bianchi rettangolari sulle rocce, che indicano un po’ la via da seguire su questo pendio piuttosto faticoso. Giunti alla sommità, ci si ritrova sull’orlo di un’ampia conca morenica, dove si trova quel che resta del piccolo ghiacciaio della Cima del Duca. Tenendosi alla sua dx, puntare ora all’evidente bocchetta alla base della cresta NE della montagna, la Bocchetta di Lagazzolo (2778m), che si raggiunge risalendo un canalino ripido e sfasciumoso. Da qui inizia la cresta; alcuni ometti presenti fin quasi in cima aiutano ad individuare la via migliore. Aggirare le prime rocce sulla sx e una placchetta (II). Tornati sul filo di cresta, si superano i diversi ostacoli aggirandoli dove è meglio. Si arriva dove la cresta si impenna decisamente: qui la si può scalare direttamente con passaggi di II+/III, oppure la si può aggirare a sx, tramite un canaletto franoso e un po’ esposto, al termine del quale si trova un cordino per la discesa in corda doppia. Continuare lungo il filo o appena alla sua dx, superando qualche passaggio un po’ esposto, fino ad un salto verticale di circa 20m, il più impegnativo della salita. Superarlo salendo inizialmente per un canalino, poi traversare un po’ a sx e arrampicando il muro piuttosto verticale (III/III+). Arrivati in cima a questo passaggio (chiodo per calata in corda doppia), proseguire per un tratto orizzontale della cresta, seguito da una breve discesina. La successiva impennata della cresta la si può superare direttamente (ometti, abbastanza impegnativa ed esposta) oppure aggirandola a sx su terreno sfasciumoso. Proseguire leggermente a dx e poi di nuovo al centro della cresta, fino alla larga e quasi pianeggiante parte sommitale, fino in vetta.
DISCESA: Per l'it. di salita. Possibilità di effettuare 3 o 4 calate in doppia dalla cresta.
Valutazione itinerario  Buono
Commento  La Cima del Duca è una montagna imponente e rocciosa. La salita dalla sua bella cresta NE (qui descritta, la via normale) permette di raggiungere la vetta con un’arrampicata divertente e mai troppo difficile (III/III+ se si segue sempre il filo). Lungo la cresta non sono presenti spit o chiodi; occorre pertanto avere con sé delle protezioni veloci per una progressione più sicura. Dalla cima il panorama è stupendo, in particolar modo sul gruppo del Disgrazia e del Bernina. La roccia è quasi sempre da buona a ottima, a patto di mantenersi sul filo di cresta; se invece si aggirano le maggiori difficoltà sia a dx che a sx, sono presenti molti tratti sfasciumosi e piuttosto instabili. Conviene quindi cercare di stare sempre sul filo per una progressione più divertente e sicura, con diverse possibilità di proteggersi.
FOTO 1: A sx la bocchetta di Lagazzuolo, con a dx l'intera cresta NE.
FOTO 2: Un tratto della cresta. Si vede bene come la qualità della roccia sia buona lungo il filo.
FOTO 3: Sguardo all'indietro durante la salita in cresta. Sullo sfondo, il gruppo del Bernina.
Itinerario visto  48819 volte
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02/09/2023  -  Cima del Duca, dalla bocch. di Lagazzuolo, per la cresta NE, di Fedora