|
Pizzo Painale, Cresta NE | |
Zona | Lombardia - Alpi Retiche | |
Partenza | Alpe Campiascio (Val Fontana) (1680m) | |
Quota attacco | 2800 m | |
Quota arrivo | 3248 m | |
Dislivello | 1600 m | |
Difficoltà | PD+ / III ( III obbl. ) | |
Esposizione | Est | |
Rifugio di appoggio | Rif. Cederna Maffina (2583m) | |
Attrezzatura consigliata | Casco; eventualmente un pezzo di corda da 20-25m, qualche friend e cordino | |
Orario indicativo | 4h e 30' | |
Periodo consigliato | Luglio-Settembre | |
Descrizione | Dall’alpe Campiascio seguire le indicazioni per il rif. Cederna-Maffina e Pizzo Scalino, e procedere poi lungo il sentiero che con dir. NW entra nella Val Forame. Superati un paio di ponticelli, dopo circa 1h e 15’ di cammino si raggiunge l’Alpe Forame (2168m) e dopo un’altra ora il rif. Cederna-Maffina (2570m), incustodito ma sempre aperto e molto ben tenuto (stufa, fornello, stoviglie, 2 tavoli, 4 posti letto). Seguire quindi le indicazioni per il passo Forame, si piega quindi a sx, si attraversa il torrente e dopo un tratto quasi pianeggiante si inizia la faticosa salita dei ripidi pendii piuttosto sfasciumosi, seguendo gli ometti e qualche bollo, fino al passo (2833m). Da qui, guardando a sx, si vede tutta la lunga cresta NE. Aggirare a dx (versante della Val Painale) la prima elevazione ed immettersi poi in un breve e sfasciumoso canalino che porta all’inizio della cresta vera e propria, inizialmente piuttosto larga e per lo più con sfasciumi. Seguendo qualche raro ometto, procedere con percorso sempre piuttosto logico ed evidente, superando belle e divertenti placche di buona roccia, a volte molto esposte, alternate a qualche tratto di sassi mobili e sfasciumi, stando a dx o a sx della cresta, scegliendo i passaggi migliori. Raggiunta la prima anticima (3050m), proseguire su lame molto aeree ed esposte (II+) fino ad arrivare ad una finestra, dove la cresta ridiventa piuttosto verticale. Tenersi un po’ sul lato dx, superare un altro tratto di belle rocce (II+) e poi un altro canalino, arrivando così ad un altro tratto in piano che si supera tenendosi a solide lame (II+), raggiungendo la seconda anticima. Proseguire per un altro bel tratto di cresta sempre aiutandosi con belle lame di ottima roccia (III) e poi superare un’esposta paretina (III). Da qui continuare per altri bei passaggi di diff. II/II+, uno dei quali a strapiombo sul versante N, oltre il quale si superano le ultime facili roccette che portano all’omino di vetta.
DISCESA: Per lo stesso itinerario. |
|
Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Montagna molto bella e che presenta una bella e lunga cresta che alterna tratti sfasciumosi ad altri di roccia molto bella, su placche o lame anche aeree ed esposte, che regalano una divertente arrampicata. Non molto conosciuta, anche per via del vicino e più famoso Pizzo Scalino, offre tuttavia una salita alpinistica e fiscamente impegnativa di tutto rispetto, con panorami meritevoli tutt'intorno. Per i più insicuri, è consigliabile avere un pezzo di corda per fare sicura nei tratti più esposti.
NB: Il tratto di strada dalla loc. Campello all'Alpe Campiascio, di 4 km, è su strada sterrata che presenta dei tratti molto sconnessi. E' quindi molto consigliabile avere una 4x4; in caso di partenza da Campello, calcolare 280m di dislivello e 1h di cammino in più. FOTO 1: Poco dopo la capanna, vista sul Pizzo Painale con la cresta NE e, a dx, il Passo Forame. FOTO 2: Dal passo, la lunga cresta da percorrere vino alla vetta, l'ultima elevazione che si vede. FOTO 3: La parte finale, anche se la cima rimane dietro. |
|
Itinerario visto | 47331 volte | |
Immagini | |
|
Report collegati |
|
|